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ARTE SELLA ACCESSIBILE



Per l’accessibilità nella fruizione delle opere d’arte, dei musei e delle istituzioni culturali

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Arte Sella intraprende un percorso per creare uno spazio accessibile a tutti cominciando dal giardino di Villa Strobele, una delle due aree espositive del museo a cielo aperto, poiché è proprio in funzione dell’accessibilità che i percorsi museali devono essere concepiti.
La bellezza rappresenta, infatti, una fondamentale risorsa individuale e pubblica, la cui accessibilità, pertanto, merita di essere valorizzata. È necessario che le istituzioni e i soggetti dell’arte e della cultura attuino azioni di sostegno e promuovano percorsi di studio e ricerca nei propri luoghi.

Questa ricerca si è concretizzata mettendo a punto un progetto che ha previsto alcuni lavori strutturali, che consentono una maggior fruibilità del percorso. Tra questi la realizzazione di un corrimano del cancello d’entrata e lungo una scaletta di accesso dietro la villa, la modifica di una rampa ripida nel percorso con l’allungamento della stessa, di una passerella, l’evidenziazione con il colore dello scalino di ingresso, le tabelle indicanti i titoli delle installazioni con la scrittura in braille.
 

Sabato 26 agosto ad Arte Sella si è tenuto il Simposio – Le Ali della bellezza, un incontro volto ad approfondire le basi scientifiche e le condizioni di fattibilità per favorire l’accessibilità all’arte e alla cultura, discutendo le più avanzate teorie scientifiche e le più rilevanti soluzioni applicative e durante il quale sono intervenuti studiosi, architetti e soprattutto coloro che vivono in modi differenti la relazione con le opere d’arte. L’accessibilità è possibile, infatti, grazie alle loro esperienze ed esigenze reali, in quanto sono proprio le scelte, le suggestioni e i progetti di coloro che le affrontano quotidianamente ad indicarci le informazioni utili per definire i vincoli e le possibilità di progetti e azioni per lo sviluppo dell’accessibilità.


La giornata, che si è articolata in due momenti, ha previsto al mattino due visite guidate al giardino di Villa Strobele a cura di Clelia di Loreto e Roberta Ballista, con gli interventi di Mirella Gavioli, presidente UICI di Mantonva, Luigi Ravarotto UICI di Mantova, Felice Tagliaferri, Artista, maestro di scultura programma Doppio Senso. Percorsi tattili alla collezione Peggy Guggenheime una pratica di danza ideata da Roberto Casarotto, responsabile del programma danza Arte Sella e codirettore di Aerowaves.
Nel pomeriggio, presso Malga Costa, sono intervenuti Vittorio Gallese, Professore di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica all’Università degli Studi di Parma e Ugo Morelli, Professore di Scienze cognitive applicate alla vivibilità, al paesaggio e all’ambiente.

All’intervento è seguita una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Aldo Grassini, Presidente Museo Tattile Omero di Ancona, Annalisa De Curtis, Docente ad alta qualificazione in Architectural design, Politecnico di Milano; docente in Management del Museo e Museografia, Università Cattolica di Milano, Marco Imperadori, Politecnico di Milano, responsabile scientifico di Arte Sella Architettura, Stefano Trombini , Responsabile progetto Accessibilità Arte Sella, Roberto Casarotto – Responsabile programma danza Arte Sella, Codirettore di Aerowaves e Felice Tagliaferri , Artista, maestro di scultura programma Doppio Senso. Percorsi tattili alla collezione Peggy Guggenheim
 

Citando il Manifesto

Le motivazioni scientifiche alla base del Manifesto assumono che siamo esseri caratterizzati dalla sinestesia. Ogni nostro senso è un attivatore dell’interazione con il mondo e con gli altri. I nostri sensi agiscono contemporaneamente in un gioco di prevalenze. Siamo in grado di sentire con gli occhi, di vedere e di gustare con le orecchie, di conoscere con il tatto, e così via. Osservare non è solo vedere; ascoltare non è solo sentire. Il movimento, a partire dalle funzioni sempre più riconosciute del sistema sensorimotorio, è alla base della nostra capacità di conoscere e l’evidenza della conoscenza incarnata (embodied cognition) è sempre più verificata. Conosciamo attraverso il corpo e soprattutto grazie al movimento governato dal cervello motorio. L’esperienza estetica, governata dall’avvicinarsi/allontanarsi dalle fonti della creatività umana in ogni campo, è un’esperienza di simulazione e risonanza incarnata (embodied simulation) in grado di aumentare l’accesso a noi stessi, a parti di noi e del mondo, che non sarebbero accessibili senza quella esperienza. L’esperienza estetica, inoltre, può consentire di valorizzare capacità diverse e abilità differenziate; può favorire il contenimento del degrado di capacità e abilità e può sostenerne il recupero e la valorizzazione diversificata.



Il progetto è a cura di Arte Sella e Casa del Pittore, coordinato da Stefano Trombini.





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Foto Aldo Fedele, Giancarlo Dal Savio e Giacomo Bianchi
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